Aria prodotta tramite miscelatore o compressori d'aria
L'aria medicale è un farmaco e la qualità è definita dalla Farmacopea Europea. La miscela di gas (78% di azoto e 22% di ossigeno) può essere prodotta tramite un miscelatore oppure estratta dall’aria ambientale e filtrata con un compressore, conservata in serbatoi fino al momento dell'uso.
Quando si usa l'aria medicale
L'aria per il settore sanitario è necessaria in diverse circostanze:
- quando il paziente soffre di un'insufficienza respiratoria cronica o acuta;
- per somministrare un anestetico, come gas trasportatore;
- come vettore di un farmaco, nella terapia nebulizzante;
- quando il paziente In rianimazione necessita di assistenza ventilatoria;
- per fornire flussi d’aria all'incubatrice;
- per assistere pazienti immunocompromessi, durante un trapianto o il trattamento di ustioni estese.
- per l'insufflazione cavitaria, durante un esame endoscopico (ad esempio la gastroscopia).
In genere, l'aria medicale viene somministrata a pressione atmosferica, oppure a pressioni solo leggermente positive quando si impieghi un ventilatore. Quando è abbinata ad altri gas, è importante che la quantità di ossigeno presente non scenda sotto il 21%. Potrebbe quindi essere necessario aggiungere altro ossigeno alla miscela gassosa, in questo caso.
Come maneggiare le bombole di aria medicale
Per uno stoccaggio e un uso corretto delle bombole di aria medicinale è necessario prendere delle precauzioni:
- le bombole vanno fissate in verticale e protette dagli urti, in locali areati e a una temperatura minore di 50°;
- vanno manipolate con le mani pulite, che non siano sporche di grassi od oli (perché possono prendere spontaneamente fuoco a contatto con l'ossigeno).
Modalità di fornitura
Bombola
Serbatoio
Scorri
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